LA NOSTRA STORIA

Si hanno notizie certe sulla costruzione del Mulino dell’Olio, infatti sono state trovate informazioni relative alla volontà dell’Avvocato Diotti, che nel 1876 acquistò un gruppo di terreni, di dar seguito al suo progetto di portare le acque che scorrevano nella “tomba” a valle del Mulino di Sotto, fino alla Bevera.

Proprio nel Prato del Molino, alla fine del XVIII secolo, fu costruito dall’Avv. Diotti, per sfruttare l’abbondanza dell’acqua, un fabbricato ad uso di “torchio per l’olio detto Molazza” denominato, nel tempo, Molino dell’Olio.

Nel 1861, in occasione del primo censimento dopo l’Unità d’Italia, il Torchio dell”Olio risulta essere disabitato. Probabilmente veniva utilizzato per la torchiatura solo saltuariamente.
Nel 1865, nella ” Statistica dei Mulini 4 settembre 1865″ il molino è indicato come Torchio dell’Olio con “ruota e macina” il che fa presupporre che l’attività di torchiatura continuasse.

Vista nel tardo pomeriggio del mulino dell'Olio a Clivio
Il frantoio del Mulino dell'Olio Clivio

 

L’attività molitoria proseguì fino al secondo dopoguerra e l’abitazione continuò ad essere occupata con vari passaggi di proprietà.
Dalla visura storica catastale risultano dati dal 1990, anni in cui l’immobile è ancora dei Bordignon, dalla quale hanno acquistato gli attuali proprietari.

Cessata la torchiatura la costruzione ha avuto la sola destinazione abitativa. Fortuna ha voluto che il locale adibito a molino non fosse smantellato e che buona parte delle attrezzature e degli accessori competenti all’attività sia rimasto in loco.

L’intervento effettuato e finalizzato, oltre al risanamento e restauro della porzione abitativa, anche al recupero del mulino e di tutti i suoi componenti ed accessori, salvaguardando tutto ciò che di originale esiste ed impostando il lavoro con metodologie e materiali consoni alla tipologia e alla storia della costruzione.

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